00 30/04/2009 21:36
Re:
(Enrico VIII), 30/04/2009 20.23:

Se uno sta bene con se stesso, sta bene da solo o in compagnia.
Ma, ripeto, secondo me uno prima di tutto deve stare bene con se stesso, tutto il resto ne è una conseguenza...


Secondo me star bene con se stessi è condizione necessaria ma non sufficiente.

Sto bene con me stessa e ho fiducia nelle mie capacità eppure mi sono sempre sentita sola. Tu hai avuto una crescita equilibrata e graduale con una madre che ha tracciato la via verso la soluzione dei problemi. Io, senza aver vissuto una normale giovinezza, mi sono trovata sbattuta sul campo della vita ad affrontare situazioni troppo gravose. La mia era la solitudine sotto il peso dei doveri...che mi ha fatto sempre avvertire la mancanza di una sorella o un fratello con cui avrei potuto condividere preoccupazioni, pensieri, fatiche fisiche. Questa mancanza l'avverto tutt'ora e in un angolino del mio cuore farà sempre capolino anche se posso contare sull'aiuto del marito e di un figlio ormai grande. Per questo nella poesia ho scritto "ora è solitudine lieve, discreta compagna di viaggio".
Negli anni passati, come conseguenza della depressione, ho provato una solitudine di dialogo, ossia la mancanza di amici fidati con cui poter parlare, adesso ormai azzerata, sono lentamente riuscita a ricostruirmi una vita sociale.
Fortunatamente non ho mai sofferto di solitudine affettiva.

Insomma penso che se guardiamo bene nel profondo di noi stessi, una qualche tipologia di solitudine alberga. E' una condizione universale e normale, ci sarà sempre qualcosa che ci manca...il tutto sta a non farsene una cappa...






Il cielo stellato sopra di me... (Kant)