perugia

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gioiaedolore
00sabato 24 maggio 2008 23:58


» 2008-05-24 19:33
INGLESE UCCISA: 'GIORNALE UMBRIA', ALTRO UOMO SPORCO SANGUE
PERUGIA - Per il "Giornale dell'Umbria" la mattina in cui Meredith Kercher venne trovata morta un trentenne si aggirava non lontano dall'abitazione del delitto urlando "l'ho ammazzata, l'ho ammazzata" diverse ore prima che il cadavere fosse scoperto ma per gli inquirenti si tratta di una ricostruzione priva di riscontri. Alcuni di questi elementi emersi nelle prime fasi dell'indagine sono stati valutati dagli investigatori risultando però non attinenti all'omicidio.

Nessuna novità per le indagini quindi, ritengono gli investigatori, dalle notizie pubblicate oggi dal quotidiano. Il magistrato che coordina l'inchiesta sul delitto, il sostituto procuratore Giuliano Mignini, ha sentito stamani come persone informate dei fatti due degli autori dell'articolo. Deposizione secretata per entrambi e al termine della mattinata nessun commento da parte del pm così come del procuratore Nicola Miriano. In ambienti investigativi si esclude però che la ricostruzione proposta oggi dal quotidiano apporti elementi di novità per l'inchiesta. Si tratterebbe cioé di circostanze già valutate nelle primissime fasi dell'attività investigativa e dagli accertamenti non sarebbero emersi elementi tali da ricollegarle alla morte della studentessa inglese.

Il giovane del quale parla il quotidiano sarebbe stato anche sottoposto a stretta osservazione, ma anche a diverse attività investigative, e dagli accertamenti sarebbe emersa la sua estraneità al delitto. Non viene comunque escluso che gli inquirenti possano sentire le persone indicate nell'articolo prima di chiudere formalmente il fascicolo. L'inchiesta sull'omicidio Kercher sarebbe ormai prossima alla conclusione che potrebbe arrivare entro il mese prossimo. Nelle settimane scorse la Cassazione aveva confermato le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Raffaele Sollecito, Amanda Knox e Rudy Guede, in carcere per un omicidio al quale si sono però sempre proclamati estranei. Nell'articolo pubblicato oggi dal "Giornale dell'Umbria" la persona vista non lontano da via della Pergola dove venne uccisa Meredith Kercher è un trentenne biondo, con gli occhi azzurri, che aveva un berretto di lana calato sulla testa e indossava una felpa scura con la bandiera norvegese, con le scarpe e gli abiti sporchi di sangue. Aveva anche una ferita alla mano destra. Si tratta di un tossicodipendente che è stato anche ricoverato in una comunità di recupero. A segnalarlo alla polizia sarebbe stato il personale di una ambulanza del 118 che lo aveva incontrato nella zona dove qualche ora dopo sarebbe stato scoperto il cadavere della studentessa. Secondo il Giornale dell'Umbria ci sono anche altri testimoni, sentiti dai cronisti, che hanno confermato la circostanza fornendo dettagliati particolari. Oggi pomeriggio il direttore del quotidiano, Giuseppe Castellini, ha sottolineato "la validità dell'inchiesta giornalistica compiuta con scrupolosa attenzioni alle fonti". Uno dei difensori di Sollecito, l'avvocato Luca Maori, ha parlato di "notizie da verificare" chiedendo comunque al pm di "depositare al più presto tutti gli atti dell'inchiesta". "Se quanto pubblicato oggi dovesse corrispondere a verità - ha aggiunto - non sarebbe altro che una ulteriore conferma dell'innocenza di Sollecito". Nessun commento invece da parte dei difensori degli altri indagati, così un riserbo assoluto è stato mantenuto negli ambienti sanitari.

end.

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