Edoardo Manfredi
Intervista a 360° con Max Biaggi, il rivale più agguerrito di Valentino Rossi che nel 2004 avrà la sua grande occasione: una Honda ufficiale.
“Sono molto ottimista per la prossima stagione, penso di poter essere tra i candidati al titolo. Non sarà facile, i rivali saranno tanti, Gibernau, Capirossi e forse anche lo stesso Rossi con la nuova Yamaha. Spero di partire bene e di avere a disposizione fin da subito il materiale migliore. Quest’anno c’erano grosse differenze tra il team HRC e gli altri, soprattutto per quanto riguarda gli aggiornamenti e le evoluzioni durante l’anno. Per il 2004 invece il responsabile delle corse della Honda, Kanazawa, ha confermato che fin dalla prima gara tutti e sei i piloti ufficiali avranno lo stesso equipaggiamento e questa è una cosa fondamentale. Finalmente potrò correre ad armi pari con gli altri e allora si vedrà davvero la differenza tra pilota e pilota.
Non vedo l’ora di rimettermi in sella.”
Così Max Biaggi lancia la propria sfida personale alla Moto GP. Il 2004 sarà senza alcuna possibilità di replica il suo anno, nel bene e nel male. Con Rossi passato alla Yamaha il pilota romano diventa di diritto il candidato numero uno al titolo mondiale.
Non ci saranno più scusanti; avrà a disposizione la moto migliore del lotto e dovrà quindi dimostrare di essere anche il pilota migliore del lotto.
Tutta questa responsabilità però anzichè preoccuparlo, lo stimola, lui infatti non si è mai tirato indietro davanti alle sfide.
“Non ho mai avuto paura del confronto con gli altri, anzi. La competizione mi piace. A differenza di molti piloti ho cominciato a correre tardi e la mia strada è stata sempre in salita, ma non mi sono scoraggiato e ora posso ritenermi soddisfatto per quello che ho fatto. A 18 anni e mezzo giravo le piste con mio padre e la moto a traino sul carrello. I miei primi successi nelle serie minori me li ricordo bene, lì i premi consistevano in una stretta di mano, una bevuta con gli amici e un set di gomme per la gara successiva. Poi per fortuna la mia carriera è proseguita velocemente, 125, 250, 500 e Moto GP. Certo se avessi cominciato prima magari sarei anche riuscito a vincere di più, ma questo non mi preoccupa. Anche se non sono tra i più giovani penso di poter ancora togliermi grandi soddisfazioni.”
Ma Biaggi non si ferma solo all’aspetto agonistico e va oltre, parlando anche di elettronica e paura.
“L’elettronica ormai è tutto, ed è nelle mani dei ragazzi del Giappone. Si connettono con i loro portatili e modificano le regolazioni. Senza di loro le moto sono virtualmente nulle. Le moto in MotoGP sono l’espressione più completa della tecnologia, paragonabile solo alla Formula 1. Questo a pensarci bene è un po’ preoccupante perchè tra acceleratore elettronico, sospensioni e altre diavolerie non hai più il 100% del controllo del mezzo, ma se fai questo mestiere devi essere anche pronto a correre dei rischi. Per noi è raro avere paura, anche se è vero che quest’anno, con l’incidente di Kato, ho sentito un campanellino d’allarme”.
Tra 500 e Moto GP per Max la prossima sarà la settima stagione nella classe regina, e a giudicare dai tempi fatti registrare a Valencia durante i primi test, possiamo tranquillamente dire che le premesse per fare davvero bene ci sono davvero tutte.
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