Si parla sempre del Mothman, dei mostri marini e delle sirene, ma io oggi voglio parlarvi di una creatura che forse pochi conoscono.
Il Mokele Mbembe, chiamato anche N'Yamala, è una creatura leggendaria che vivrebbe nella Likouala, una vasta palude della Repubblica del Congo.
Il nome significa letteralmente " colui che ostacola il corso dei fiumi ".
Il mostro fu descritto per la prima volta da un missionario francese ed avrebbe una mole da elefante o almeno di un ippopotamo, pelle liscia di colore grigio/bruno, un collo lungo dai 2 ai 3 metri ed una testa piccola. Questa descrizione lo fa somigliare a quella di un dinosauro di genere Diplodocus.
Furono fatte molte spedizioni esplorative in questa zona, tra cui quella dello zoologo Willy Ley al quale i pigmei raccontarono che la creatura faceva naugragare ogni imbarcazione che attraversasse quel bacino idrico.
Le spedizioni scientifiche per provarne l'esistenza non portarono prove sufficienti. In una venne scoperta una serie di grosse impronte in un area in qui non vivono pachidermi; in un'altra, invece, venenro ritrovati corpi di ippopotami uccisi ma non mangiati, attacchi che gli abitanti del luogo attribuiscono al N'Yamala.
Oltre ad una foto di un'orma, esisterebbe un video che, però, a differenza del racconto del cineamatore, rappresenta solo una macchia nera nell'acqua.
Le ipotesi che sono state fatte dagli studiosi sono:
1 specie sconosciuta di varano, simile al Drago di Komodo;
2 il Varanus priscus, un varano gigante vissuto nel Pleistocene ma in Oceania e non in Africa, sopravvissuto all'estinzione;
3 una tartaruga della famiglia dei Trionichidi ancora non catalogata,collo lungo, dalla testa piccola, molto aggressivi e carnivori che, però, abbandonano l'acqua solo per deporre le uova.
Tutto inventato? Mha,...forse le tribù locali per spiegare numerosi incidenti capitati ai pescatori in una parte di palude forse con il fondale poco profondo e ricco di sterpaglie si sono inventati questa storia, un po' come accadeva con i marinai che viaggiavano in mari sconosciuti. A me, però, piace credere che un fondamento reale ci sia...