La fedeltà
Prima erano una ventina. Poi divennero una dozzina, poi solo quelli base del vecchio D&D. Alcuni si aggiunsero, altro svanirono, come lacrime nella pioggia.
Poi rimasero solo in quattro del set base, alcuni di advanced heroquest, ed una montagna di dadi da 6, saccheggiati dai risiko e monopoli. Non lanciando io moklte fireballs dovettero attendere migliori tempi fino all’avvento di Star Wars, nel quale se ne fa un uso smodato (anzi, esclusivo).
A ricordare la grandiosità passata, slavato dalle onde come il castello di Tintagel, sta il solo ed imponente dado da 30. Ora, il mio sacchetto non lascia mai la mia stanza, come un vecchio cane fedele, si tiene in bocca i pochi denti rimasti, e mi accompagna quando costruisco incontri, armi e tesori affidandomi in parte al caso, leale compagno di mille avventure.
Su Mystara ho sempre il portapillole di Northman. Affidabile, compatto, completo, pieno di dadi sbrilluccicosi. Northman, stanco di sentirmi chiedere a Moran “Oggi li voglio…..verdi e neri!”, mi ha tappato la bocca con questa mossa a sorpresa. Ora, riguardo alla sbocciata da Master, penso di poter insegnare qualcosa. Spesso, infatti, sboccio con un dado da 20 (il più preciso e rapido) in mezzo a tutti gli altri, per fare quel bel rumore tikkettante.
Quanto al giocare, a Star Wars ormai la mia serie ha i colori del deck imperiale, grigio, rosso brillante e blu elettrico. Girsa, invece, è più selettivo. Da Master o da Giocatore, uso solo quei due, sempre. Verde e Nero, colori un po’ chtulhoidi e un po’ da Sybaros. Nero le decine, verde le unità.
Sono riuscito a fare circa 20 “maldestri” con la spada ed almeno una dozzina di fallimenti in manovre e tiri critici, tutto nella stessa partita, totalizzando alla fine dell’avventura, ambientata a Goblin Gate, tutti i record possibili di maldestri consecutivi, totali e parziali, della storia. Il master (Vittorio), disperato
, non sapeva che fare
vedendo questo Gondoriano di 13° livello che tentava di suicidarsi con la spada contro gruppi di due o tre snaga al massimo, che a loro volta infilavano i “99” uno dietro l’altro
.
Eppure, sono rimasto fedele.
Viva il verde e nero!
Manuel
PS
Comunque, grazie, Northman.