TESTIMONIANZA
Comandante, paura ma siamo salvi
NAPOLI - Un barchino si materializza in una zona regno di pirati: la nave, il mercantile Jolly Smeraldo della Messina di navigazione, avvista i predoni del mare sul radar. Una presenza che diventa visibile, a meno di 100 metri. Il comandante Domenico Scotto Di Perta, 35 anni, da tre alla guida della nave, dà l'ordine di aumentare la velocità. Come in un film, inizia un inseguimento nelle acque al largo delle coste somale.I pirati sparano, la fuga però riesce e questa volta il pericolo è sventato. "E' la prima volta che mi succede una cosa del genere - spiega al telefono con l'ANSA Domenico Scotto Di Perta - Navigo da 11 anni e spero che sia l'ultima. Soprattutto perché la fortuna non ti può aiutare sempre". Sulla nave il comandante e i suoi uomini tirano un sospiro di sollievo. Così il primo ufficiale, Salvatore Amalfitano, 33 anni, anche lui giovane e gli altri marittimi, 13 italiani, sette ucraini, un russo e due romeni. Scotto Di Perta ha rassicurato una preoccupata moglie che vive a Monte di Procida, comune dell'area flegrea, in provincia di Napoli, insieme con i tre figli. La donna è visibilmente scossa. Si limita a dire poche parole.
"Ho parlato con mio marito, non ci sono problemi. Stanno tutti bene, lui e gli altri". E poi chiede "per cortesia" di non insistere. "Questo - aggiunge - non è il momento di parlare troppo". Ora, sulla nave, la navigazione è ripresa. In Italia il ritorno è atteso per metà maggio. "Abbiamo avuto paura, certo, ma siamo riusciti a metterci in salvo", questo sembra l'importante in un momento del genere. L'equipaggio aveva 'plottato' sul radar il barchino. I pirati si sono avvicinati diventando ben visibili. Un attacco del genere non può essere previsto ma le precauzioni erano già state adottate. "Abbiamo aumentato la velocità e azionato le manichette antincendio come deterrente ad un eventuale abbordaggio". E' stata questa la strategia messa in campo per prevenire l'assalto alla nave. Di fronte a una situazione del genere non era facile starsene tranquilli perché quel barchino non aveva certo intenzione di andare via a mani vuote. "Correvano veloci, ci hanno sparato addosso senza procurare danni alla nave. Poi, quando hanno visto la nostra tenacia hanno lasciato stare. Ora - dice con una battuta il comandante - lo possiamo dire: siamo un equipaggio tosto". E' stato però davvero un brutto quarto d'ora. "Se me lo chiedete certo che vi dico che abbiamo avuto paura però l'equipaggio ha risposto in maniera eccellente", conclude Scotto Di Perta.
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