Richiesta approvazione Bg Erranhe:
All'età di sette anni, ritenuto ancora un rampollo di nobile casata, iniziò l'educazione di Efram, che veniva inviato come paggio nella dimora di un gentiluomo. Qui il fanciullo imparò a stare in società e successivamente all'età di quattordici anni passava al seguito di un cavaliere in qualità di scudiero, dove iniziò il suo apprendistato. Pochi anni dopo incontrò Liliath, una contadina dal dolce sguardo e dall'aspetto armonico e sinuoso di una dea e dal loro amore nacque una bambina in una piovosa notte di Pethboc. Al galoppo, diretto verso una terra lontana, Efram cavaliere di Gountral, segnalava al suo stallone dal lungo manto corvino di fermarsi per pochi istanti. Tra l'armonia che la notte veste il bosco udì un suono che non aveva mai ascoltato: la voce di sua figlia. Pochi capelli sul viso della piccola, illuminato da due grandi occhi grigi. La neonata prende il nome della nonna paterna: Erranhe, che significa protettrice della terra. Nei suoi primi anni di vita, la piccola vive con la madre a Mayt, antico villaggio medievale che sorgeva sul lato Nord-Est del monte Lainor, un vulcano dormiente nella parte occidentale del regno di Sicilia. Ancora in fasce la madre la portava nei boschi, a raccogliere frutti, a prender l’acqua ed a fare lunghe passeggiate contornate da storie fantastiche che la piccola ascoltava. Ammirava ed era soggiogata da quei personaggi, eroi… che proteggevano i loro ideali, i loro valori e difendevano le proprie amate. Erranhe amava camminare e sdraiarsi tra le sequoie che contornavano la flora e la fauna del bosco e già dai suoi primi anni di vita rispettava gli animali, le loro paure ed emozioni, vivendo in piena armonia con quell’equilibrio che tanto ammirava. All'età di sei anni, in una fredda mattina di primavera, la piccola si alzò di prima mattina e decise di andare nel bosco per raccogliere dei frutti da donare alla madre. Lentamente scese dal letto, si vestì, e facendo piccoli passi cercò di uscire dalla casa, cercando di essere a suo modo silenziosa, ma infantilmente non si rese conto che la madre l’aveva sentita già da diversi minuti. Appena aprì la porta di casa, sentì un brivido… per aria c’era ancora la solita brezza mattutina, si udivano i richiami degli uccelli e qualche animale, andato a cacciare durante la notte, tornava a rifugiarsi alla propria tana. Erranhe, con il suo cestino di vimini in mano, passeggiava in direzione del fiumiciattolo che attraversava il sentiero, e saltellando tra un sasso e l’altro, si addentrò nel bosco. Era ancora tutto buio, la luce non penetrava tra i fitti rami degli alberi, le radici rendevano il sentiero arduo per una bambina, ma lei, imperterrita procedette. Giunta poi alla siepe dove solitamente prendeva i frutti con la madre, decise di potersi trattenere ancora un po’, e quindi si sedette su una radice, con le spalle appoggiate ad un albero e chiuse gli occhi. All’inizio non capisce cosa la circonda, ma col tempo poi iniziò a percepire e distinguere qualche suono, come il fruscio delle foglie e lo scorrer dell’acqua del ruscello, ma ancora non riusciva a captare nettamente i passi degli animali che si avvicinano a bere o i cigolii degli uccelli, e senza neanche accorgersene passarono delle ore e, svegliatasi da quello stato di trans, si mise in cammino verso casa. Dopo aver attraversato il freddo torrente, superati gli ultimi alberi, apparve alla sua vista una tragedia. Il villaggio era in fiamme. Erranhe fece qualche passo indietro, terrorizzata, ma poi le venne in mente la madre, che aveva lasciato ancora fra le calde lenzuola e corse verso il villaggio totalmente distrutto. A terra, fra la gente, sdraiata in un angolo c’era Liliath, senza vita. Erranhe non sapeva cosa fare, la madre era la sua unica famiglia e spaventata, ancora incredula dell’accaduto scappò nel bosco per ricercare quell’armonia che le trasmetteva serenità. Passarono così giorni, la piccola era in fin di vita, quando Shane, un lupo da manto corvino la trovò nella notte rannicchiata sotto una sequoia con degli stracci che non la riscaldano e pochi frutti in un sacco di pelle. Il mattino dopo Erranhe si svegliò in tarda mattinata in una specie di grotta scavata in parte nel terreno e in parte nella pietra, con delle radici che scendevano dal tetto,la seppe vedere bene perché il sole era già alto nel cielo e ne illuminava l'interno, era caldo e le trasmetteva sicurezza. La luce oramai riempiva ogni angolo del bosco. La bambina inizia ad osservare l’ambiente, non è dove si ricordava di essersi addormentata. Subito si terrorizzò all’idea di essere stata rapita da dei furfanti, magari l’avrebbero venduta o violentata o peggio uccisa, ma questo fremito ebbe poco tempo per evolversi perché dall’entrata nella grotta entrarono tre cuccioli di lupo. Alla fanciulla sembravano dei dolci cani, che lei tanto amava, erano pelosi, mordibi e giocherelloni, una femmina e due maschi, che in futuro ella avrebbe chiamato Arha, Shaldon e Tartix. I tre lupacchiotti le leccano le braccia, il viso ed ogni altra parte scoperta dai sudici abiti. Ancora impaurita la fanciulla di alzò, e pian piano uscì dalla tana. Inizialmente accecata dalla luce, vide diverse sagome, una dozzina, delle quali due molto vicine a lei. Appena gli occhi si abituarono alla luce vide un lupo, possente, dal lungo manto nero che le avvicina i resti di un coniglio, spingendolo con la testa nella sua direzione, e subito si allontanò con gli altri lupi. Dinanzi a lei rimase una lupa, grigia con una zampa bianca, elegante nei movimenti, che giocava con i tre cuccioli che erano entrati nella grotta, doveva essere la loro madre pensò, ma mai in quel momento di paura si sarebbe immaginata che la lupa sarebbe stata la sua futura madre. Passano gli anni ed Erranhe viene cresciuta da quel branco di lupi capeggiato da Shane e dalla compagnia Lunha, che erano divenuti ormai la sua famiglia, imparando così a sopravvivere nel bosco, con coraggio, tenacia e lealtà verso il branco. Valori che hanno tutti i lupi, ma che raramente vengono attribuiti a degli umani. Il branco non aveva timore della donna, lei infatti nutriva rispetto per quei bellissimi animali e loro la ricambiavano affidandole i cuccioli e dimostrandole fiducia. Ma nonostante gli sforzi della ragazza, la sua figura risulta ancora ostile per gli altri animali del bosco… infatti ogni volta che provava ad avvicinarli, loro dapprima la osservavano, studiandone i movimenti , ma subito dopo fuggivano intimoriti. Passarono gli anni e verso la maturità di Erranhe, quando aveva solo tredici anni, il branco alla ricerca di cibo si spostò verso sud, lasciando il monte Lainor. Durante il lungo viaggio, Lunha perse la vita a causa di un’eruzione vulcanica ed Erranhe colma di rabbia e straziata dalla perdita di entrambe le sue madri decise di iniziarsi ad una nuova vita. Negli ultimi anni della sua permanenza all’interno del branco si legò molto a Shane, che la considerava come una figlia, e come tale aveva delle responsabilità verso il branco. Stazionati ormai tra i boschi del vulcano, Erranhe trascorre le sue giornate facendo lunghe passeggiate, collezionando foglie e memorizzando con estrema facilità le abitudini di molti animali, seguendoli a volte, cercando di non farsi notare. Un paio di volte aveva notato del fumo ad est della nuova tana, e un giorno decise di andare in quella direzione e vedere da dove e da chi fosse causato. Erano passate ore in cammino, e la donna, non ancora stanca, era quasi giunta in quel luogo, sentiva come un fremito, una paura, e non capiva se stesse arrivando un temporale o che altro. All’improvviso udì uno sparo, si fermò, il cuore inizio a palpitare così forte che le pareva uscisse dal petto, e il rimbombo di quel fastidioso suono era ancora nel bosco. Passarono pochi attimi, quando la donna ne sentì un altro, ed un altro e un altro ancora. All’improvviso il silenzio vigeva silente nel bosco. Gli animali erano tornati nelle loro tane, sembrava che anche l’acqua del torrente non stesse più scorrendo e che il vento non smuovesse più le cime degli alberi. Sentiva delle voci nel bosco, voci che non sentiva da anni… umane…. Corse più velocemente che potè,facendosi strada tra le radici ed i rami, ed avvicinandosi furtivamente, incuriosita ma ancora spaventata per gli spari, vide delle figure, dapprima camminare e successivamente abbassarsi a raccogliere qualcosa. Erano dei cacciatori. La vista di quegli animali uccisi crudelmente la mandò in bestia. Avrebbe voluto uccidere con le sue stesse mani quegli uomini sanguinari, ma Shane, che l’aveva seguita senza farsi notare, gli si sedette accanto, quasi per consolare la donna. Così che lei capì che non avrebbe più potuto far niente,per quegli animali era troppo tardi. La vista di quelle atrocità rimase per anni negli occhi della ragazza e nonostante amasse la sua terra e fosse grata al branco di averla presa con loro, decise di ricercare le sue origini e di destinare la sua vita alla difesa degli innocenti, degli indifendibili, animali o persone che avevano perso la speranza e l’amore dei cari. All’età di ventitre anni, lasciò il branco alla ricerca di un luogo ove trovare la serenità, diretta verso terre lontane.
CARATTERISTICHE FISICHE:
Capelli: Lunga chioma lignea
Occhi: Grigi
Altezza: 1,73 m
Peso: 68 kg
Segni particolari: Cicatrice sulla mano destra a forma di luna
Descrizione: La prima cosa che si nota dicono siano le sue labbra, rosse e carnose che spesso mordicchia, seguite dal suo sguardo, accattivante, misterioso, quasi triste a volte, come se nascondesse le peggiori emozioni. Corpo dalle forme sinuose, prosperose ma nell’insieme delicate. Lunghi capelli castani le scendono sulla schiena, intrecciati da un nastro di pelle, a volte sciolti, arrivano fino alla parte lombare della schiena.
CARATTERE: Sempre pronta al sorriso, solare, ben disposta verso l’altro. Audace e lunatica, alla ricerca della brezza e delle emozioni che ogni persona porta nel proprio bagaglio. Decisamente istintiva e spontanea, sensibile ed altruista. Può sembrare irruente nelle emozioni, con facilità dimostra affetto, amore, rabbia e persino disprezzo. Si affeziona da subito agli altri, persone o animali che siano. Odia l’ipocrisia, e se qualcuno va contro i suoi ideali, non cambia d’aspetto, ma nell’animo… Appare crudele, vendicativa e sprezzante del pericolo, beffando con audacia e prontezza il nemico.
ATTUALI PUNTEGGI:
Karma: 1038
Salute: 400
Mente: 400
Forza: 400
Potenza: 0
Resistenza: 0
Agilità: 0
Denari: 50
Denati depositati: 1046
ALLINEAMENTO:
Neutrale Buono: (il benefattore) E' l'allineamento migliore per chi vuole fare del bene senza avere pregiudizi e senza andare contro l'autorità. Il N/B sente l'impulso di aiutare gli altri, lavora volentieri con persone importanti senza comunque sentire alcun legame con questi
RICHIESTA ASSEGNAZIONE SKILL DI Bg:
AFFINITA' NATURALE (3 livelli) il possessore di questa skill passa talmente tanto tempo a contatto con la natura ed i suoi elementi, da apprendere conoscenze sul comportamento animale, sulle cause che lo determinano e sul miglior modo di comportarsi in determinate situazioni.
LIVELLO 1 a questo livello il possessore della skill è all’inizio dell’apprendimento del comportamento animale. Tuttavia egli è in grado di capire da alcuni segnali particolari (esempio: canto particolare degli uccelli o innervosirsi di un cavallo) la vicinanza di un pericolo incombente (predatori in caccia, temporale imminente).
Ecco fatto.
Ho cambiato l'allineamento e specificato che si tratta di un lv 1, con animali ostili e branco=famiglia...
A presto, Erranhe