Se credere in Dio è un utopia, cosa è credere che l'universo, in tutto ciò che lo compone e del quale conosciamo un'infinitesima parte, sia una semplice coincidenza di fattori?
Ciò di cui mi rendo conto giorno per giorno è che quando si comincia a dare per scontato qualsiasi cosa, si diventa degli esseri molto superficiali.
Se oggi molte persone dubitano dell'esistenza di un creatore, non è tanto per il fatto che lui non si sia manifestato concretamente, ma semplicemente perchè l'uomo, facendo leva sulla spiritualità del suo essere, ha commesso i peggiori crimini dell'umanità.
Questo ha comportato la formazione di una serie di anticorpi, i quali possono generare a loro volta il fenomeno chiamato: "Ateismo".
Nulla di nuovo sotto la luce del sole. Chi soggiorna con la propria spiritualità in una religione, a spada tratta, difenderà le proprie credenze. Chi invece considera religione=Dio, facendo leva su quanto detto della storia della fede, dirà che un Dio non può esserci.
Io non dubito sull'esistenza di Dio, ma dubito riguardo alle capacità umane.
Quando un uomo cercare di fornire delle risposte, riesce solo a fare nuove domande. Siamo troppo giovani, siamo come bambini che muovono i primi passi, e come bambini necessitiamo di una guida.
La guida sta in Dio, ma non nel Dio che ogni religione crede di avere migliore dell'altra, ma nel Dio che se cercheremo e troveremo dentro di noi.
"Chi è causa del proprio male pianga se stesso..." era saggio quest'uomo...