Olympia78, 06/09/2009 10.45:
eiii...siete tornati tutti dalle vacanze??'dai gente aspettiamo i vostri racconti...nei minimi particolari
Come da tradizione le nostre vacanze sono all'insegna della quiete se non addirittura al limite della noia.
Tutti gli anni affittiamo una villetta al mare per l'intero mese di agosto. Il luogo in cui ci rechiamo è sempre lo stesso, ovvero il mare vicino a dove la mia socia ed io siamo nati e dove abbiamo le rispettive famiglie di origine.
Diciamo che per il momento, a parte la bellezza inconfutabile del mare, questo è un atto dovuto nei confronti dei nonni che possono godere della vista dei propri nipoti solo due volte all'anno.
In estate appunto e durante le vacanze natalizie.
Come ogni anno dico, questo è l'ultimo che andrò in vacanza li perchè più si va avanti e più ci si annoia.
I ragazzini cominciano a crescere e cominciano ad avere esigenze diverse dalla solita minestra per costosa che sia.
Ma il punto non è questo. Messo da parte che non abbiamo fatto cose degne di particolare nota se non distruggerci le articolazioni a furia di voli acrobatici per far divertire i piccoli al mare giocando a pallavolo in acqua, vi racconto un piccolo aneddoto che per chi mi conosce un po non lo sorprenderà di certo.
La casa affittata al mare quest'anno era situata all'interno di una villa quadri famigliare, pertanto abbiamo dovuto convivere nostro malgrado (poi capirete perchè) con altre tre famiglie.
Il nostro appartamento era situato al piano terreno e quindi alla mercè di bambini piccolini che giocavano facendo un sacco di baccano tutto il giorno, ma fin qui ci si può anche passar sopra, “sono ragaaazziiini”.
Il fatto è che a rendere l'inizio della vacanza un motivo, almeno per me, di disagio erano i genitori di questi bambini.
Guarda caso quelli che stavano nell'appartamento di sopra erano delle parti di quella matta dell'altra moderatrice.
I primi giorni sono stati per loro all'insegna dello scherzo e della goliardia, ovvero si facevano gavettoni dal balcone di sopra verso chi fosse di sotto. Peccato che ad essere di sotto oltre agli amici di chi sto parlano ci fossimo anche noi.
Si è iniziato con un gavettone fatto con un secchio d'acqua indirizzato ad una ragazza che per poco non mi prendeva mentre tutto imbellettato stavo uscendo di casa.
Insomma, stava diventando una cosa di tutti i giorni, giochi d'acqua e battaglie a colpi di fichi (avevamo un bell'albero in giardino) e cose di questo genere.
Stavo iniziando a diventare un po nervoso ma per il momento avevo deciso di non fare le mie rimostranze, del resto non ero mai stato coinvolto direttamente negli scherzi. Io sono uno che va in vacanza per rilassarsi e riposare ed il fatto di avere chi disturba tra ai piedi mi rende un po irascibile ma so controllarmi.
Ma veniamo al punto, una sera eravamo in veranda e stavamo ospitando degli amici con cui si chiacchierava amabilmente, ma con la coda dell'occhio stavo seguendo i movimenti dei miei vicini che con fare quasi da esercitazioni para militari, aggirandosi al buio tra auto parcheggiate, alberi e muri, avevano deciso di intraprendere una delle loro battaglie a colpi di frutta e gavettoni d'acqua. Chiacchieravo e intanto li osservavo di sottecchi, sorridevo e dentro friggevo.
Vabbè, la serata con gli amici si è conclusa senza particolari scossoni fino a quando al momento di andare a dormire, ci accorgiamo che uno dei letti in camera dei ragazzi era completamente bagnato.
Era chiaro, nel farsi i gavettoni, qualcuno aveva lanciato una secchiata d'acqua a qualcun'altro che in quel momento stava transitando davanti alla finestra della camera dei ragazzi.
La mia proverbiale diplomazia ha subito il sopravvento della parte più istintiva che alberga all’interno del mio io e presa per mano la mia socia sono partito con fare marziale alla volta dell’appartamento di quelli che ritenevo essere i responsabili di tale misfatto.
Mi sono presentato davanti alla loro veranda, loro erano ormai intenti dopo aver belligerato per tutta la sera a chiacchirare tra loro disposti in tondo.
Buona sera ho detto io, abbiamo un problema. Voi siete liberi di divertirvi e farvi gavettoni, ma nel momento in cui mi coinvolgete direttamente, permettetemi di dire che state violando la mia libertà di godermi la vacanza. Questa sera avete raggiunto il limite e non intendo più soprassedere.
Tutti mi guardavano con aria sbalordita, addirittura intimidita. Non volava una mosca ed io in quel momento mi sentivo un giudice della santa inquisizione.
Insomma gliene ho dette quattro per far capire che la misura era stata raggiunta.
Le persone di cui vi sto parlando erano tutte persone che avevano superato chi più chi meno la quarantina.
Alla fine del processo sommario da me tenuto senza dare ad alcuno la possibilità di replicare, chi ci aveva provato era stato incenerito all’istante con un semplice sguardo, l’unica cosa che gli avevo concesso era stato porgermi le loro scuse.
Ma ciò che mi ha lasciato di sasso è stato il modo in cui queste sono state proferite.
Da persone di quella età mi sarei aspettato uno “
scusaci, eravamo così presi che non ci siamo accorti di dare così tanto fastidio” e cose del genere.
Invece, tutto quello che è arrivato è stato un “
non lo facciamo più” manco si trattasse delle scuse provenienti da un gruppetto di bambini.
Insomma per farla breve, le cose dal quel giorno sono cambiate. Io ho cominciato a riposarmi e loro hanno smesso di salutarmi. Heheheheh... sembrerò anche un orso, ma se voglio la confusione me ne vado in un villaggio turistico, mica in una villetta al mare...non vi pare?
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